Lavoro

LAVORO: Diritti sociali, libertà economiche e prevedibilità (rileggere la giurisprudenza della Corte Costituzionale sul regime sanzionatorio dei licenziamenti ingiustificati dopo le sentenze nn. 125 e 183 del 2022).

Marco Marazza, Diritti sociali, libertà economiche e prevedibilità (rileggere la giurisprudenza della Corte Costituzionale sul regime sanzionatorio dei licenziamenti ingiustificati dopo le sentenze nn. 125 e 183 del 2022), in Giustizia civile, 3, 2022, pag. 735 e ss.

Abstract: Le sentenze della Corte Costituzionale esprimono sempre valutazioni tecniche ma anche scelte valoriali ed in ambito giuslavoristico la tendenza oggi prevalente nella giurisprudenza della Corte è quella che tende alla progressiva espanzione dei diritti dei lavoratori. Lo si può ricavare, tra l’altro, dalla lettura delle pronunce che hanno progressivamente riscritto il regime sanzionatorio contro i licenziamenti ingiustificati (Corte Cost. n. 194/2018; n. 150/2020; n. 59/2021; n. 125/2022; n. 183/2022). Dopo aver ricordato il fondamentale ruolo della Corte (anche e soprattutto in materia di diritto del lavoro) nella maturazione del processo di connessione tecnica e culturale dell’ordinamento interno a quello sovranazionale, il saggio si sofferma in particolare  su Corte cost. n. 125/2022 e n. 183/2022, rileggendole con una chiave di lettura che valorizza la dimensione paritaria che assumono, nella CDFUE). Ciò per evidenziare che nell’apparato argomentativo utilizzato dalla Corte sembrano mancare riferimenti al valore delle libertà economiche (art. 41 Cost.; artt. 16 e 52 CDFUE) e per segnalare le possibili conclusioni che sarebbe stato possibile anche solo considerare con un diverso approccio valoriale.